Abbiamo ricercato e selezionato quei vini con un’identità forte capaci di trasportare chi li beve a quel tempo e a quel luogo in cui sono nati” spiega la vice curatrice Fosca Tortorelli
di Titti Casiello
365 questo il numero delle aziende recensite nella Guida Vini di Vignaioli Artigiani 2023-2024 edito in Italia da Maretti editore e presentata a Napoli durante le giornate del Teatro del Gusto 2024 in presenza anche di alcuni dei produttori citati nella stessa come Bambinuto, Cantine dell’Angelo, Pusole, Alepa, I Cacciagalli, Giuseppe Calabrese, Barraco e Casebianche.
“Non è un numero casuale, tutt’altro, abbiamo voluto ricordare i ritmi della natura e anche i simboli presenti all’interno della guida rispecchiano il ciclo annuale di una vite” così Fosca Tortorelli vice - curatrice insieme a Emanuele Gobbi e Alessandro Franceschini, e sotto la curatela primaria di Pierluigi Gorgoni, spiega l’abecedario di una guida ai vini italiani che sembra volersi nettamente distinguere rispetto a tutte le altre sue cugine sullo scaffale.
I premi
Sono, infatti le lune piene, le lune crescenti e il fulmine a indicare i premi e i riconoscimenti. Cinque Lune Piene sono andate a fari della produzione vinicola nazionale, come le aziende di Giuseppe Rinaldi, di Principiano, di Angiolino Maule con La Biancara, di Martino Manetti e la sua Montevertine e ancora a Marsala con Nino Barraco, all’azienda Oasi degli Angeli, a Fattoria San Lorenzo, Emidio Pepe, Cinque Campi, Villa Papiano, Monte dall’Ora, Cantina dell’Angelo, Dettori e Radikon.
Sette poi i premi speciali assegnati: Montevertine come azienda dell’anno, Thomas Niedermayr e Michele Lorenzetti rispettivamente vignaiolo e agronomo dell’anno, mentre uno speciale premio alla carriera è stato attribuito ad Emidio Pepe. La migliore carta dei vini e dei vermouth è stata, invece, assegnata alla Dispensa di San Felice del Benaco di Michele Bontempi, mentre Les Caves de Pyrene è stato eletto, invece, come miglior distributore; il premio Luna Terra Vino, in memoria di Giuseppe Rinaldi, è andato alla Locanda Mariella di Fragnolo di Calestano, come presidio custode di tutti i valori che la guida persegue.
Un approccio più realistico
Sembra allora che quelle classificazioni fatte di punteggi, stelle e gerarchie lascino spazio a un approccio più realistico “abbiamo ricercato e selezionato quei vini con un’identità forte capaci di trasportare chi li beve a quel tempo e a quel luogo in cui sono nati” ed è così che l’essenza del luogo e delle persone che lo abitano diventa allora l’elemento fondante posto al centro della guida.
Nella stessa prefazione affidata a Fausto Arrighi, già direttore della Guide Michelin, l’attenzione è tutta dedicata a quei produttori che praticano una viticoltura etica e sostenibile “e non si tratta solo di nuovi metodi di produzione o dell’attenzione alla sostenibilità, ma di vini che esplorano e celebrano le storie, le tradizioni, i sogni e le sfide dei viticoltori, mettendo in luce il legame profondo tra il processo naturale e culturale del mondo enoico”.
Fatti e non solo parole però: “nella selezione abbiamo considerato esclusivamente aziende, con estensioni che non superassero i 30 ettari di vigneti e che operassero all’interno di regimi certificati o che facessero parte di associazioni nell’ambito del biologico e del biodinamico, come VinNatur, Renaissance Italia e ViniVeri”.
Un lavoro a più mani dove “il confronto tra di noi è stato fondamentale per garantire che il messaggio della guida risultasse più che mai chiaro, attraverso vini concepiti per essere apprezzati nella loro dimensione più autentica e artigianale”.
Una menzione speciale nella lettura della guida va, poi, ad alcune sezioni “alternative”, come l’ampia sezione dedicata ai Vermouth artigiani e al Glossario che analizza temi di fortissima attualità, chiarendo ambiti come l’agricoltura sinergica, gli insegnamenti di Masanobu Fukuoka, di Emilia Hazelip. “Tutti temi che mai prima una guida di settore aveva considerato, ma che sono al centro della ricerca dei nostri vignaioli, ed è molto divertente ed opportuno il Vademecum del visitatore delle manifestazioni sul vino, sul comportamento da tenere in quelle occasioni”.
Comments